Non solo Stellantis, migliaia di licenziamenti in programma: terremoto nelle fabbriche

Non solo Stellantis: anche un altro colosso dell’automotive è in difficoltà. E’ stato costretto a drastiche decisioni. 

Continua il momendo di grande difficoltà dell’automobile europeo, che ha vissuto un anno a dir poco complicato dal punto di vista delle vendite che ha coinvolto non solo le case automobiliste, ma l’intero automotive, inclusi fornitori e tutti gli addetti ai lavori. Le aziende devono far fronte ad una maggiore concorrenza (soprattutto dalla Cina), all’incertezza normativa sul fronte delle emissioni e dei motori a diesel e benzina e ai costi in più dell’elettrico a fronte di una domanda che continua a faticare. A questo si aggiungono le difficoltà del delicato periodo storico che stiano vivendo, con pandemia e conflitti che hanno messo a dura prova i bilanci delle aziende.

Sono stati molti i colossi che negli ultimi anni hanno dovuto prendere drastiche decisioni, da Stellantis al gruppo Volkswagen solo per citarne due. Le aziende sono alle prese con un delicato equilibrio tra costi e investimenti, e si trovano spesso a dover ottimizzare le risorse per tenere la situazione in equilibrio e evitare conseguente peggiori. Molte aziende hanno dovuto fare i conti con tagli e licenziamenti negli ultimi mesi, e alcune aziende hanno dovuto purtroppo addirittura alzare bandiera bianca.

Un altro colosso costretto a drastiche decisioni

La Germania, di norma tra i principali traini dell’industria europea, sta accusando il momento, e l’automotive tedesco sembra entrato in una crisi senza fine. Anche un colosso come Continental, leader nella componentistica,  sta affrontando un momento di difficoltà, e secondo quanto si legge sul portale auto.everyeye.it sarebbe pronta a tagliare 3.000 posti di lavoro.

continental sede
Un altro colosso costretto a drastiche decisioni (AnsaFoto) – derapate.allaguida.it

I tagli dell’azienda specializzata nella realizzazione di pneumatici e non solo si concentreranno soprattutto in Germania e coinvolgeranno in particolar modo il settore Ricerca & Sviluppo (R&D). L’azienda avrebbe già confermato anche il taglio di 7.000 posti di lavoro nella divisione auto, e anche nei prossimi mesi sarebbero previste altre chiusure nelle fabbriche e altri posti di lavori a rischio secondo quanto si legge.

La situazione certo non rassicura sulle condizioni dell’industria delle automotive. Se anche colossi di rinomata qualità ed eccellenza come Continental si trovano costretti a prendere simili decisioni è il segnale di una profonda difficoltà per il settore, che deve trovare al più presto il modo di invertire la tendenza e trovare la chiave per rispondere alle sfide del mercato odierno e tornare a crescere difendendosi dagli assalti delle rivali.

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