Sono state tantissime le persone truffate tramite un trucchetto difficile da scoprire. Ora gli automobilisti non sanno più se fidarsi o meno.
L’ingegno umano talvolta può andare oltre ogni aspettativa e riesce a ingannare il prossimo tramite dei trucchetti a cui nessuno avrebbe mai potuto pensare. La truffa che è stata rivelata recentemente in Italia ha come protagonisti diversi cittadini, raggirati con delle modalità criminali difficili da capire. L’ammontare dell’attività messa in piedi è di circa 800 mila euro, cifra che fa ben comprendere quanto fosse redditizia.
Un uomo di 30 anni è riuscito a raggirare alcuni automobilisti senza nessun tipo di rimorso e lo ha fatto avvalendosi di un’idea che sino ad ora non era ben nota ai più. In particolare, prendeva a noleggio delle automobili e le rivendeva a una clientela anche capace di spendere cifre esorbitanti. A loro, però, faceva molta gola il prezzo sulle vetture in questione, più basso di quanto non si possa trovare sul mercato.
L’idea del trentenne era quella di noleggiare delle auto, tra cui spiccano anche una Maserati e alcune Audi di grossa cilindrata, per poi rivenderle al miglior offerente. Inoltre, per poter arrivare a dama, l’uomo riusciva anche a falsificare i documenti per poi intascare le ingenti somme di denaro.
Prima il noleggio delle auto, poi la truffa
Sono state ben 70 le persone raggirate tramite questo metodo criminale, ma poi il truffatore è stato catturato. Il suo nome è Alessio Spiaggia, il quale ha dovuto affrontare recentemente una sentenza divenuta definitiva. Adesso dovrà scontare ben 8 anni di carcere, pena ridotta da parte della Corte d’appello dagli 8 anni e 7 mesi.
Il 16 dicembre del 2022 si era concluso il processo di primo grado che vedeva ben 70 persone costituitesi parte civile. Spiaggia aveva tentato di impugnare la seconda sentenza tentando di avvalersi del diritto di una riduzione di pena. Lo aveva fatto perché riteneva di aver offerto “un contributo alle indagini, ma anche ampia collaborazione agli inquirenti” (Fonte: Today.it).
Secondo la Cassazione, però, tali argomenti sono stati ritenuti infondati. “Spiaggia aveva svolto delle truffe, degli autoriciclaggi e dei falsi in atti come fossero degli strumenti di lavoro”, hanno fatto sapere i giudici. La sentenza in appello, quindi, è stata giudicata priva di vizi e l’uomo sarà costretto a rispettare la condanna a 8 anni che la Corte d’Appello gli ha imposto. Inoltre, dalla seconda sezione della Cassazione, presieduta da parte di Giovanna Verga, oltre ad esser dichiarato inammissibile il ricorso del truffatore, è stato chiesto a quest’ultimo di versare anche 3 mila euro alla Cassa delle ammende.