Bonus punti sulla patente. Il nuovo Codice della Strada stravolge tutto. Ecco chi ne ha diritto.
Di lui si è discusso molto, addirittura già mesi prima che diventasse effettivo si parlava delle nuove norme che lo avrebbero reso più severo rispetto al passato. E’ il Codice della Strada versione 2024 entrato in vigore da pochi giorni e come previsto andato nella direzione di una stretta verso argomenti caldi come la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti, l’uso del cellulare alla guida, piuttosto che l’adozione di targa e assicurazione per i monopattini.
Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini aveva promesso sanzioni più pesanti e normative più complete per la nuova mobilità urbana con l’obiettivo di diminuire il numero di incidenti stradali che nel 2023 hanno subito una crescita dello 0,4% comparati al 2022, con una media di 8 – 9 decessi al giorno, ed è stato di parola. La situazione allarmante che ha visto ciclisti e pedoni quali vittime principali ha portato ad un cambiamento che include anche aspetti positivi come l’introduzione di un bonus. Qui di seguito vi diremo chi ne ha diritto.
Bonus punti sulla patente, il nuovo Codice della Strada premia gli studenti
Spesso si dice che l’Italia non è un Paese per i giovani, ma in questo caso qualcosa è stato fatto per renderli più proattivi. All’interno del CdS aggiornato è stato introdotto un nuovo articolo, precisamente il numero 5 della legge 177/2024, che prevede che gli studenti delle scuole superiori prendano parte a corsi extracurriculari dedicati all’educazione stradale, al termine dei quali verranno riconosciuti di default due punti sulla licenza di guida una volta ottenuto il documento.
A beneficiarne, tutte le tipologie di patente, quindi la AM, la A1, la A2, la B1, la B, la BE, la C1 e la C1E, mentre i ragazzi interessati saranno tutti coloro che frequentano le scuole secondarie di secondo grado stati e partitarie. Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della norma che vede coinvolto anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito, quindi non oltre il febbraio 2025, verranno definite le modalità di attuazione, le procedure di svolgimento dei corsi, la certificazione e ovviamente verrà decisa l’identità dei soggetti formatori.
Il progetto si inserisce all’interno di un programma composito che sancisce il ritorno dell’educazione civica quale materia di insegnamento. Allargando lo sguardo verso la strada l’ambizione è quella di diminuire i sinistri che hanno come responsabili e vittime i giovani o giovanissimi.
