Jerez: domina la Renault, prova a risorgere la McLaren
da Manuel Pieri, il
Intensa settimana di test a Jerez. In pista tutti tranne la Ferrari che ha preferito starsene in disparte a Fiorano. Eccellente dimostrazione di forza ed affidabilità per la Renault. Dietro sgomita la Honda e si riaffaccia la McLaren. Legati al team di Woking, però, restano ancora molti interrogativi.
Il giorno 1 ha visto primeggiare l’austriaco Wurz con la Williams. Quarta l’altra macchina della scuderia inglese con Rosberg.
Nel mezzo le Honda di Button e Barrichello. Il britannico è incappato in un guasto meccanico che però non fa preoccupare i nipponici dato che il brasiliano ha compiuto ben 112 tornate senza evidenziare particolari problemi.
Quinto e sesto tempo per le due Toyota dei collaudatori Zonta e Panis davanti alle due Midland, anch’esse motorizzate Toyota ma staccate di più di tre secondi dai migliori.
I tempi del giorno 1.
01. Alex Wurz – Williams Cosworth – 1’18.144 – 48 giri
02. Jenson Button – Honda – 1’18.250 – 88 giri
03. Rubens Barrichello – Honda – 1’18.626 – 112 giri
04. Nico Rosberg – Williams Cosworth – 1’18.735 – 84 giri
05. Ricardo Zonta – Toyota – 1’20.162 – 85 giri
06. Olivier Panis – Toyota – 1’20.339 – 79 giri
07. Christijan Albers – Midland Toyota – 1’21.551 – 74 giri
08. Tiago Monteiro – Midland Toyota – 1’22.318 – 71 giri
Il giorno 2 ha confermato chi sarà il pilota da battere. Non a caso si tratta del campione in carica Fernando Alonso che si è di nuovo messo davanti a tutti. Ormai è sicuro, la Renault è davvero una buona macchina anche quest’anno. Veloce ed estremamente affidabile.
Lo spagnolo, tanto per cambiare, ha lasciato alle sue spalle Jenson Button distante solo di due decimi e vittima ancora di problemi tecnici.
Terzo tempo per Montoya che pare beneficiare del nuovo motore realizzato a tempo di record.
Quarta l’altra McLaren di De La Rosa. Quinto Barrichello davanti a Heidfeld, Villeneuve, Webber, Kovalainen Trulli, quest’ultimo uscito di pista. Noie meccaniche per l’altra Toyota di Ralf Schumacher, 11°. Chiudono la classifica Nico Rosberg e Tiago Monteiro.
Tempi del giorno 2.
01. Fernando Alonso – Renault – 1’16.952 – 88 giri
02. Jenson Button – Honda – 1’17.113 – 59 giri
03. Juan Pablo Montoya – McLaren Mercedes – 1’17.272 – 54 giri
04. Pedro De La Rosa – McLaren Mercedes – 1’17.421 – 111 giri
05. Rubens Barrichello – Honda – 1’17.504 – 60 giri
06. Nick Heidfeld – BMW Sauber – 1’17.580 – 115 giri
07. Jacques Villeneuve – BMW Sauber – 1’18.063 – 91 giri
08. Mark Webber – Williams Cosworth – 1’18.269 – 87 giri
09. Heikki Kovalainen – Renault – 1’18.936 – 78 giri
10. Jarno Trulli – Toyota – 1’19.426 – 104 giri
11. Ralf Schumacher – Toyota – 1’19.677 – 86 giri
12. Nico Rosberg – Williams Cosworth – 1’19.978 – 30 giri
13. Tiago Monteiro – Midland Toyota – 1’21.893 – 30 giri
Novità attesa nel giorno 3 è il ritorno in prima posizione della McLaren. Molta la curiosità attorno al team di Woking per scoprire come stesse andando il programma di “risoluzione dei problemi”. Gli entusiasmi però non devono essere troppi dato che De La Rosa, autore del miglior tempo, ha guidato la vecchia MP4/20 con V10 depotenziato. Raikkonen, con l’altra McLaren è stato solo nono.
Altra aria in casa Renault. Sempre al vertice, stavolta con Fisichella, secondo.
Terzo tempo per Webber che riesce a superare la Honda di un Button sempre tra i più costanti in pista. Segnali positivi anche dalle due BMW Sauber rispettivamente quinta e sesta. Più dietro Kovalainen, Rosberg, Jarno Trulli e Ralf Schumacher con la Toyota, Liuzzi ed infine – ancora ultime – le Midland.
Tempi del giorno 3
01. Pedro De La Rosa – Mclaren Mercedes – 1’17.451 – 123 giri
02. Giancarlo Fisichella – Renault – 1’17.479 – 76 giri
03. Mark Webber – Williams Cosworth – 1’17.767 – 104 giri
04. Jenson Button – Honda – 1’17.990 – 118 giri
05. Jacques Villeneuve – BMW Sauber – 1’18.179 – 75 giri
06. Nick Heidfeld – BMW Sauber – 1’18.278 – 63 giri
07. Heikki Kovalainen – Renault – 1’18.542 – 45 giri
08. Nico Rosberg – Williams Cosworth – 1’18.843 – 60 giri
09. Kimi Raikkonen – Mclaren Mercedes – 1’18.929 – 40 giri
10. Jarno Trulli – Toyota – 1’19.083 – 103 giri
11. Ralf Schumacher – Toyota – 1’19.320 – 107 giri
12. Vito Liuzzi – Toro Rosso Cosworth – 1’19.394 – 79 giri
13. Christijan Albers – Midland Toyota – 1’20.685 – 90 giri
14. Tiago Monteiro – Midland Toyota – 1’20.922 – 63 giri
Nel 4° giorno la Renault ha ristabilito le ormai note gerarchie. In vetta stavolta è salito Fisichella con Kovalainen a fianco . La macchina continua ad andare forte senza dare alcun segno di debolezza.
Debolezza che sta lentamente scomparendo dalla McLaren che, con Raikkonen, fa registrare il terzo tempo di giornata.
Quarto Heidfeld che, però, ha subito la rottura del motore, Quinto e sesto i due collaudatori della McLaren De La Rosa e Paffett autori di un paio di uscite di pista.
A seguire si sono piazzati Kubica, Monteiro, Wurz (problemi tecnici), Speed all’esordio con la nuova Toro Rosso, Albers e Webber. L’australiano ha compiuto solo 15 giri a causa di inconvenienti avvenuti in mattinata e non più risolvibili.
I tempi del giorno 4
01. Giancarlo Fisichella – Renault – 1’17.763 – 76 giri
02. Heikki Kovalainen – Renault – 1’17.870 – 59 giri
03. Kimi Raikkonen – Mclaren Mercedes – 1’18.027 – 28 giri
04. Nick Heidfeld – BMW Sauber – 1’18.445 – 80 giri
05. Pedro De La Rosa – Mclaren Mercedes – 1’19.488 – 49 giri
06. Gary Paffett – Mclaren Mercedes – 1’19.912 – 91 giri
07. Robert Kubica – BMW Sauber – 1’19.994 – 82 giri
08. Tiago Monteiro – Midland Toyota – 1’20.112 – 78 giri
09. Alex Wurz – Williams Cosworth – 1’20.314 – 79 giri
10. Scott Speed – Toro Rosso Cosworth – 1’20.500 – 79 giri
11. Christijan Albers – Midland Toyota – 1’21.497 – 63 giri
12. Mark Webber – Williams Cosworth – 1’23.494 – 15 giri
Riassumendo, al termine di questa settimana di test si registrano soprattutto conferme. L’elemento più scontato ed al tempo stesso più rilevante è il dominio della Renault che sta assumendo proporzioni preoccupanti. Preoccupanti dal punto di vista dello spettacolo. C’è un aria strana, un certo sentore di dominio assoluto come avveniva qualche anno fa con la Ferrari.
Le speranze di battaglia sono riposte nella McLaren che pare stia uscendo dalla crisi anche se, al momento, è ancora lontana dalla competitività dello scorso anno.
La Honda non sappiamo quanto possa reggere realmente il confronto nonostante i buoni risultati e le notevoli aspettative dell’ambiente. La Ferrari, infine, ha girato a Fiorano. Tutto bene ma anche a Maranello manca ancora qualcosa per arrivare al top assoluto.